Migliorare la mobilità in 4 passaggi

Allenare la mobilità troppo rapidamente equivale a rimanere delusi.

L'allenamento della mobilità è un processo a lungo termine. Infatti, pianifichiamo allo stesso modo in cui faremmo per la forza o la resistenza. Quindi, ricorda a tutti gli allenatori che incontri: fai le cose in modo metodico e... in ordine.

Auto-massaggio (30 secondi a 1 minuto)

Questo primo passo rilassa i tessuti molli e riduce tutte le resistenze del corpo al movimento. Ciò che stiamo facendo qui non è cercare il dolore e combattere le aderenze. Infatti, stiamo svolgendo un lavoro di rilassamento, a breve termine e localizzato. In questo modo, questo processo prepara i muscoli e i tendini per la fase 2.

Stretching (1 minuto)

Il secondo passo è il più importante nella ricerca di una maggiore mobilità. Questo è lo stretching finalizzato a guadagnare la massima ampiezza articolare. Infatti, stiamo parlando di stretching ad alta intensità.

Questo terzo passo nell'allenamento della mobilità mira alla riprogrammazione motoria. In questo caso, si tratta di mettere il movimento controllato al centro del protocollo, o l'ampiezza e la forza al servizio del movimento.

La fase di carico è giustificata per due motivi.

Il primo è che la mobilità non è solo flessibilità. La Fase 2 combina contemporaneamente e localmente forza e flessibilità. Tuttavia, un carico globale in un movimento più completo contestualizzerà i livelli di forza e favorirà il loro trasferimento nel movimento.

Al contrario, il carico ti permetterà di andare ancora più lontano. In particolare, in posizioni passive, in angoli estremi e nel controllo dell'equilibrio e della propriocettività. Possiamo quindi fare un confronto. Infatti, la fase 2 combina flessibilità e forza al servizio del movimento. La Fase 4, d'altra parte, combina forza e flessibilità.